SERVICE SANIFICAZIONE ACQUA

Già dal 2000 con la prima stesura delle “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” in Italia si è incominciato ad affrontare il tema di eliminare o tenere monitorata Legionella. Successivamente solo nel 2015 vi è stata la rivisitazione delle linee guida, con i casi di legionellosi che al 2014 avevano superato i 1.400 pazienti solo in Italia, ben oltre i 5.000 in Europa. Le linee guida richiedono un monitoraggio delle condotte idriche, per poter verificare la presenza o l’assenza di legionella, con l’obbligo di intervenire quando i valori limite vengono superati. Ad oggi Smart Cleaning utilizza prodotti a base di Perossido di idrogeno stabilizzato, senza l’ausilio di ioni d’argento, rendendo questo un prodotto biodegradabile al 100%. Come primo passo bisogna sottoporre l’impianto idrico ad un trattamento shock, per l’eliminazione degli agenti patogeni, previa la pulizia delle parti che compongono l’impianto, come bollitori o scambiatori di calore. Successivamente è possibile installare un impianto a lento rilascio, in continuo, di prodotto disinfettante, senza che questo alteri le qualità dell’acqua. Ancora oggi spesso viene utilizzato il Cloro per la disinfezione, con svantaggi ormai conosciuti come la profonda corrosione dei tubi, la formazione di sottoprodotti dannosi, la richiesta di una alta concentrazione per l’abbattimento della carica batterica. Il problema di legionella è in continuo aumento, dovuto anche alla poca conoscenza di questo battere. Ma che cosa è Legionella?

La legionella è un genere di batteri gram-negativi aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie, suddivise in 71 sierotipi. Quella più pericolosa, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è L. pneumophila. La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia, causando ben 34 morti su 221 contagiati (oltre 4.000 erano i veterani presenti): solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato.