Una ricerca mette in evidenza la scarsa qualità dell’aria nelle palestre

L’attività fisica è diventata una necessità sociale tra le persone ed è stato chiaramente dimostrato che l’esercizio fisico è un modo per aiutare il nostro corpo ad ammalarsi meno possibile. Tuttavia, gli atleti e l’individuo comune possono essere a rischio proprio durante l’esercizio fisico a causa di ambienti inquinati. Nel 2012, un programma di monitoraggio è stato realizzato in 11 centri fitness di Lisbona, dove i parametri di comfort (temperatura e umidità) e di inquinanti atmosferici interni (PM10, PM2.5, CO2, CO, CH2O e VOC) sono stati misurati. Tre palestre sono state selezionate per eseguire un’analisi più approfondita rappresentata da periodi di misurazione più lunghi e comprendenti più parametri, quali la composizione chimica delle particelle e la deposizione polmonare nanoparticellare. Le misurazioni sono state eseguite durante il tempo di permanenza, nelle sale aerobica e nella sala bodybuilding, al fine di descrivere modelli di abitudini quotidiane e identificare le fonti di inquinanti. Gli inquinanti di CO2, COV e CH2O presentano alte concentrazioni superiori ai valori limite nazionali, mentre O3 e CO non presentavano livelli preoccupanti. Misurazioni continue di inquinanti hanno evidenziato un aumento dei livelli di particelle (PM) in corrispondenza di picchi di occupanti durante le lezioni. I risultati hanno indicato che è fondamentale:

  1. avere sistemi di trattamento dell’aria adeguatamente dimensionati, efficienti e dotati di dispositivi di filtrazione;
  2. controllare i parametri di ventilazione e correlarli al numero di occupanti al fine di ridurre l’esposizione agli inquinanti atmosferici;
  3. limitare l’uso di prodotti per le pulizie contenenti formulazioni chimiche nocive.

 

I livelli elevati di CO2 registrati in diversi casi, influenzano la percezione umana dello spazio e danno la sensazione di disagio durante la pratica dell’attività sportiva. I picchi di VOC (Composti Organici Volatili) sono stati osservati a seguito di attività di pulizia e i prodotti utilizzati sono riconosciuti come fattori di rischio per la salute.

I livelli di particolato erano strettamente influenzati dalle intense attività indoor e dal tipo di ventilazione. I risultati hanno mostrato che la posizione delle prese d’aria e l’efficienza della filtrazione dell’aria sono essenziali per il mantenimento di una buona IAQ.

Tenendo conto delle caratteristiche peculiari delle palestre – intense attività indoor, grande numero di persone che sono più sensibili agli inquinanti atmosferici durante l’esercizio, vi è la necessità di meglio valutare l’esposizione agli inquinanti di sportivi e personale dipendente, al fine di minimizzare gli effetti negativi per la salute e per potenziare i benefici dell’attività fisica.

 

Il New York Times ha così commentato la pubblicazione scientifica:

I loro risultati sono stati inquietanti. In generale, le palestre hanno mostrato alti livelli di polveri in sospensione, formaldeide e anidride carbonica. Le concentrazioni di queste sostanze generalmente superano i valori limite per la qualità dell’aria interna.

I livelli più alti sono stati registrati durante le lezioni serali di aerobica, quando la presenza di molte persone in spazi ristretti causano un picco di anidride carbonica e in più innescano moti di circolazione dell’aria che, muovendo la polvere, fanno schizzare alle stelle i valori di PM.”