campionamento_muffa

Muffa – ecco perchè va eliminata

Sono a casa comodamente seduto sul divano. Alzo gli occhi e noto una striscia nera che percorre per circa 2 metri lo spigolo fra parete e soffitto: muffa. Mi ricordo di averla già notata qualche giorno prima e di aver fatto la stessa riflessione… Chissà da quanto tempo è lì. Vado indietro con la memoria e scopro che quella brutta striscia scura mi fa compagnia da almeno 3 mesi. Ignorarla, evidentemente, non è servito!

Faccio un po’ di ricerche e scopro che il fenomeno è molto comune. Altrettanto comune è la reazione che ho avuto.

Eppure così non va bene. La muffa fa male. Respirare le micotossine che rilascia può portare allergie respiratorie e nei casi più seri può sopraggiungere l’asma. L’OMS sostiene che umidità e muffa possono provocare gravi problemi di salute che colpiscono soprattutto i bambini e gli adolescenti che vivono in abitazioni poco salubri.

Continuando a documentarmi ho appreso che esistono oltre 200 tipi di muffe ma negli edifici le più frequenti sono cinque:

  1. Cladosporium
  2. Aspergillus
  3. Stachybotrys charatarum
  4. Penicillum
  5. Alternaria

Così mi sono deciso di prelevare un campione di quella formatasi in casa mia per farlo analizzare: Aspergillus (in particolare Aspergillus fumigatus). Questa muffa può provocare gravi forme allergiche dette”aspergillosi”. Era il 2009 e mia figlia aveva da poco compiuto un anno. Superato il senso di colpa per non essere intervenuto prima, mi sono subito attivato e ho provveduto a sanificare la zone e ad eliminare il ponte termico che aveva dato modo alla muffa di formarsi.  In fondo nel mio caso non era difficile, anche perché occupandomi già da alcuni anni di risparmio energetico e energie rinnovabili disponevo già di una termocamera e di conoscenze di base dalle quali partire.

Da allora ho deciso di approfondire sempre di più questo tema e più in generale tutto ciò che riguarda il comfort abitativo. Oggi sono fermamente convinto che il risparmio energetico e il comfort abitativo siano due facce della stessa medaglia: non può esistere un progetto di risparmio energetico che non tenga conto dell’impatto sul comfort abitativo e viceversa.

Tornando alle muffe, invito tutti a prestarvi più attenzione perché la loro presenza nelle nostre case può compromettere la salute e il benessere di tutti coloro che le abitano.

Andrea D’Aniello
Esperto in comfort ambientale e risparmio energetico